top of page
IMG_9182.JPG
IMG_9178.JPG
IMG_9175.JPG

Nella parte sottostante la struttura edilizia, si trova la chiesa dedicata a San Domenico Savio, con annessa la Cappellina per l'esposizione e l'adorazione del Santissimo.

La chiesa fu ristrutturata una prima volta, per volontà del parroco don Pino Calamo, nell'estate del 2010.

In seguito all'alluvione del 16/10/2015 andò completamente distrutta, con gravi danni alla struttura e alle suppellettili. Grazie alla generosità dei parrocchiani si provvide alla ristrutturazione delle opere murarie e all'acquisto dell'altare, dell'ambone e di nuovi banchi e dell'arredo della sacrestia.

Domenico, secondo dei dieci figli del fabbro Carlo e di Brigida Gaiato, una sarta, nacque in una frazione agricola di Riva presso Chieri, San Giovanni di Riva, nel 1842. Nel 1853 la sua famiglia si spostò a Mondonio: Domenico, per l'intervento del suo professore don Cagliero, parroco di Mondonio, incontrò don Giovanni Bosco il 2 ottobre 1854. Dopo un breve dialogo, mostrata l'intenzione di diventare sacerdote se avesse avuto la possibilità di studiare, don Bosco decise di farne un suo allievo nell'oratorio di Valdocco, a Torino.

Si distinse per l'assiduità ai sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia e per la devozione all'Immacolata Concezione. Nell'estate del 1856 scoppiò un'epidemia di colera e don Bosco radunò quarantaquattro giovani per soccorrere gli ammalati. Domenico, come gli altri volontari di don Bosco, non riportò, come promesso dal santo, alcun danno. Successivamente la sua salute cagionevole cedette alla tubercolosi e morì, non ancora quindicenne, il 9 marzo 1857.

Quando San Giovanni Bosco disse ai ragazzi della sua parrocchia di scrivere su un bigliettino quello che volevano, Domenico scrisse "Mi aiuti a farmi santo". Il sacerdote gli rispose con i cosiddetti "segreti della santità":

  1. allegria,

  2. impegno nei doveri di studio e di preghiera,

  3. fare del bene.

A sette anni ricevette la Prima Comunione, per la quale scrisse alcune righe nelle quali riassumeva il suo progetto di vita:

  • Mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore me lo permetterà.

  • Voglio santificare i giorni festivi.

  • I miei amici saranno Gesù e Maria.

  • La morte ma non peccati.

San Domenico Savio viene invocato come protettore delle gestanti, in particolare nel caso di gravidanze a rischio. Al collo della futura mamma viene spesso appeso con un nastro un abitino, ovvero un'immagine del santo racchiusa da una piccola quantità di tessuto. Un'altra forma di devozione legata alla gravidanza è quella di portare in qualcuno dei luoghi di devozione del santo (cappella del santuario di Maria Ausiliatrice che ospita le spoglie di san Domenico Savio, cappella della basilica di San Giovanni Bosco e altri luoghi) il fiocco con il nome del neonato o della neonata in ringraziamento per la felice conclusione della gravidanza.

bottom of page