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Parrocchia
"MADONNA delle GRAZIE"
Taranto
La chiesa superiore, dedicata alla Madonna delle Grazie, fu inaugurata e destinata al culto dei fedeli nell'ottobre del 1960.
Nel mese di marzo del 2012 il nuovo parroco, don Pino Calamo, affidò all'architetto Angelo Capuzzimati l'incarico di elaborare una proposta per il rifacimento della tinteggiatura dell'aula liturgica, finalizzato a conferirle un nuovo aspetto sia sul piano cromatico che su quello simbolico. Si trattava di dover cambiare il piano cromatico di grigio con figure geometriche azzurre e amaranto e rimuovere i simboli esistenti (cavi di acciaio posti sull'altare principale a rappresentare, secondo i ricordi di alcuni tra i fedeli più anziani, i sacramenti e i comandamenti e che, intersecandosi, stilizzano due colombe simbolo dello Spirito Santo).
Certi che si dovesse curare l'intervento più sul piano culturale che su quello tecnico, furono dedotti i criteri progettuali per il nuovo piano cromatico-decorativo e per il nuovo programma iconografico, che portarono ad assumere le seguenti scelte progettuali da mettere in atto:
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utilizzo di tinte più luminose del grigio preesistente , in tono con la pavimentazione in marmo;
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la decorazione delle pareti perimetrali della navata assembleare e del presbiterio con archi e timpani;
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controsoffittatura di parte della copertura del presbiterio sul cui piano disegnare il simbolo iconografico della Santissima Trinità, da cui si dipanano una serie di raggi a rappresentare l'azione dello Spirito Santo, dalla quale derivano i suoi doni e maturano i suoi frutti;
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la realizzazione di nove piccoli rombi di cui uno sulla parete frontale del presbiterio (a rappresentare il frutto che dovrebbe albergare nel cuore di ogni cristiano: l'AMORE) e otto, quattro per lato, sulle due pareti laterali della navata assembleare (a rappresentare gli altri otto frutti: la GIOIA, la PACE, la PAZIENZA, la BENEVOLENZA, la BONTA', la FEDELTA', la MITEZZA, il DOMINIO DI SE'). Si è optato per un simbolo che si riferisse ai frutti e non ai doni in quanto si è voluto sottolineare l'importanza che nella vita di ogni essere umano ha l'accoglienza del progetto salvifico del Signore ed il suo conseguente impegno, per quello che Egli vorrà concedergli, per la sua attuazione;
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l'ammodernamento dell'impianto di illuminazione dell'altare principale e di alcuni tratti della navata.
Nell'estate dello stesso anno sono stati eseguiti i lavori e la chiesa è stata consegnata al culto dei fedeli nel mese di ottobre.
A distanza di qualche mese, grazie all'offerta di una parrocchiana, si è proceduto a sostituire il preesistente altare in muratura con un altare in legno finemente decorato e così pure l'ambone, opere realizzate da un artigiano della provincia.
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